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Visualizzazione dei post da ottobre, 2022

Parmenide e Zenone

Parmenide  ha vissuto ad Elena (Grecia). Era un aristocratico e scrisse un poema sulla natura che raccontava di aver ricevuto una rivelazione da una dea sulla verità che egli dovrà rivelare al mondo.  Il messaggio che vuole lasciare Parmenide è “l’essere è, e non può non essere mentre il non essere è e non può essere”  Per Parmenide l’essere è inteso come ciò che accomuna tutti quanti ed esiste in vari modi pienezza assoluta e perfetta, eterna e immobile L’essere è ingenerato e imperituro  L’essere è eterno  L’essere è immutabile e immobile  L’essere è finito  I tre principi per Parmenide erano:  Principio di identità  Principio di non contraddizione  Principio esclusivo  Zenone era un discepole di Parmenide , cercò di dimostrare che chiunque si allontanava dalle idee di Parmenide sarebbe caduto nella contraddizioni logiche. Zenone sosteneva cose diverse da Parmenide . Zenone sosteneva: la pluralità dell’essere  il movimento  Per Zenone infatti la realtà è mutevole e molteplice.  Il pa

Eraclito

Eraclito è stato un importante filosofo arcaico, nella sua prospettiva ogni cosa è soggetto alla  trasformazione.  Eraclito, ha vissuto nella città Efaso (Ionia) tra il VI e il V secolo a.c. Eraclito si presenta come  discendente da stirpe reale, aristocratico e altezzoso, forte oppositore degli orientamenti  politici di suoi concittadini. La riflessione di Eraclito si può dividere in 2: - Il flusso universale - Il lógos e la legge dei contrari In quel epoca (V e VI ) ci furono dei conflitti nella città e nella natura così Eraclito vedendo tutti  questi avvenimenti pensò che non era più possibile ad esempio bagnarsi due volte nello stesso  fiume. - “tutto scorre” (pánta réi) —> uno degli aforismi più famosi di Efaso La sostanza per Eraclito meglio simboleggia l’universo è il fuoco (elemento mutevole e  distruttore). Dal fuoco hanno origine l’acqua, terra e tutti gli elementi. Il fuoco è l’unità di vita,  morte e simbolo della legge segreta che regna al di sotto dell’appartante disor

Le dottrine e i numeri

  Dopo alcuni eventi storici nel 499 a.c si creò una nuova scuola filosofica, la Fratellanza Pitagorica, un'associazione politico- religiosa di carattere aristocratico, molto diversa dalla scuola di Mileto, soprattutto per la sua atmosfera quasi sacrale. Scuola pitagorica assomiglia a una setta religiosa, in cui venivano seguite regole ascetiche ed era praticata la comunione dei beni. I discepoli si differenziavano in acusmatici ai quali era imposto il silenzio e una rigida disciplina di comportamento. I matematici invece potevano fare domande ed esprimere opinioni personali e ai quali venivano rivelate le dottrine più impegnative del maestro. Le dottrine fondamentali dei pitagorici erano di due argomenti: LE DOTTRINE DELL’ANIMA Si tratta di una dottrina ripresa dall'orfismo, un movimento religioso creato nel VI secolo a.c si diffuse in Grecia, ispirava al mitico poeta Orfeo il quale, secondo la leggenda, era disceso nel mondo dei morti per riportare tra i vivi la moglie Euridi

Talete e Anassimandro

  TALETE, TESTIMONIANZA 12 -Qual è per Talete il principio da cui derivano tutte le cose? Talete, il fondatore di tale forma di filosofia, dice che è l’acqua r perciò sosteneva che anche la terra galleggia sull’acqua. -Quali sono i presupposti della sua dottrina? Egli ha tratto forse tale supposizione vedendo che il nutrimento di te le cose è l’umido. Egli ha anche tratto che tale supposizione e dal fatto che i semi di tutte le cose hanno natura umida. L’acqua è il principio naturale delle cose umide. ANASSIMANDRO, TESTIMONIANZA 9  -Qual è il principio e l’elemento costitutivo degli esseri? Anassimandro disse che il principio ed elemento degli esseri è l’infinito, avendo introdotto per primo questo nome del principio (Archè) -Perché all’origine delle cose non può esserci un elemento determinato? Anassimandro disse che il principio non è né l’acqua né un altro dei cosiddetti elementi, ma un’ altra natura infinita (ápeiron) -In che modo nascono le cose? Secondo Aristotele, la nascita del

le scuole filosofiche

  SCUOLE FILOSOFICHE —> gruppi di uomini che conducevano una vita comune, in una forte solidarietà di pensieri e di azioni. Non miravano all’insegnamento, ma erano delle vere e proprie comunità di vita, in cui si dibattevano problemi tecnici, si mettevano in comune difficoltà è dubbi, si condividevano scelte e soluzioni pratiche. C’erano 5 tipi di scuole: IONICI : originari della città ionica di mileto. PITAGORICI : fondarono una scuola a Crotone, da cui si diffusero in molte città greche dell’Italia meridionale. ERACLITEI : operarono nelle città ioniche di Efaso ELEATI : esponente più importate, che fondò la sua scuola nella città di Elea. La prima riflessione filosofica di sviluppa nella Ionia intorno ai secoli VII-VI a.c facendosi delle domande sull’universo e sulla terra. ARCHÈ —> rappresenta sia la materia di cui sono fatte le cose, sia la forza che le ha generate, sia la l’effe divina ed eterna che le governa e le rende intelligibili all’uomo. Secondo Talete la terra ha la

Introduzione alla filosofia

Il termine “Filosofia” di origine greca, significa “amore della sapienza”. Aristotele afferma che tutti gli uomini tendono per natura alla conoscenza, in quanto l’impulso a chiedersi il perché di tutte le cose. In base all’etimologia, il filosofo si sviluppò nella colonie greche della Ionia (Asia minore), in particolare nelle fiorenti città di Mileto,Efoso,Calofone e Samo. In questo contesto stava emergendo una nuova classe di cittadini, ricchi e intraprendenti, che cercavamo di mettere in discussione il predominio delle vecchie aristocrazie.