Nacque nel 384 a.C. a Stagira, in Macedonia. Morì nel 322 a.C. a Calcide Trascorre vent’anni nell’Accademia platonica. Lì seguì le dottrine platoniche, anche se non condividendole. Aristotele lasciò l’accademia alla morte di Platone nel 347 a.C. Con l’ascesa al trono di Alessandro, Aristotele ritorna ad Atene e fonda una scuola chiamata Liceo. Viene chiamato anche Peripato e i suoi alunni venivano chiamati peripatetici. I suoi scritti: ACROAMATICI Destinati a essere letti dai discepoli del Liceo. Potevano essere delle trascrizioni di lezioni o conferenze, appunti, schemi elaborati o relazioni di ricerche dei discepoli stessi o di Aristotele. ESSOTERICI Destinati alla pubblicazione. Sono stati in gran parte perduti. il sapere nelle scienze politiche: Riguardano le attività tecnico-produttive→ ARTI Il sapere su cui si basano gli oggetti è empirico e il loro fine è quello di produrre qualcosa, per questo sono oggetti esterni alla scienza. Sono tecniche come la medicina, architettura, m
COSMO Nel "Timeo" e nelle "Leggi" Platone torna ad interrogarsi sul bisogno di unità e di ordine. Per Platone tutto l'universo ha una vita ordinata e armoniosa. Platone definisce il mondo naturale "Cosmo", che in greco vuol dire ordine. TIMEO È un mito che Platone utilizza per narrare l’origine dell’universo. Per Platone all’inizio il mondo era solo caos, materia spaziale priva di vita che egli chiama chora o necessità. IL FILO D'ORO Nel libro delle "Leggi" Platone paragona l'uomo ad una marionetta, perché pensa che sia un giocattolo nelle mani del dio. Secondo Platone siamo come dei burattini, costruiti dagli dei e sorretti da molti fili, che sono intrecciati. Questi fili rappresentano le nostre passioni, portandoci in direzioni opposte, facendoci tenere comportamenti contrastanti, tendenti al vizio. Tra tutti questi fili possiamo trovare un filo sacro d'oro, che ci conduce solo alla virtù. Mentre gli altri fili sono di fe